"É generalmente la pietra sul piedistallo di fronte a me che mi dice cosa vuole diventare. Alcune volte ciò accade istantaneamente, altre volte si accende un dialogo che può durare giorni o perfino settimane. L'idea principale - quella che la pietra mi ha detto - è, tuttavia, sempre aperta al cambiamento."
Ursula Corleis
"Creando sapientemente superfici dolci da spigoli ruvidi, Ursula Corleis si cimenta nella trasformazione di frastagliati pezzi di roccia in sculture altamente rifinite. Ricchi in curve e controcurve sottili, i suoi oggetti trasudano eleganza e raffinatezza. Lasciar scivolare la tua mano sui suoi alabastri, marmi o bronzi è veramente una gratificante esperienza sensuale.
Ma c’è molto di più in essi. Essi convogliano un senso di essenza profonda che può descrivere forma e vuoto insieme. Talora i suoi temi sono movimento e cambiamento. Altrove forme ovoidali simbolizzano unità. Alcuni pezzi evocano un senso di volo verso un’altra dimensione. La sua “arianna” - di scintillante marmo di Naxos, sottile allusione al mito greco- riferisce della labirintica natura della mente umana. Ogni pezzo è compiuto in sé. Ognuno ri-scopre e afferma l’armonia dell’universo.
L’intrigante gioco di luci e ombre in queste sculture, così come l’uso della loro variegata tessitura, accresce il senso di serenità ispirata dal lavoro di questa artista. In alcuni di questi oggetti, aree finemente lucidate contrastano con superfici lavorate a “puntino” o disegnate con la “gradina”. In altre, Corleis impiega l’espediente delle coppie concatenate. Si crea tensione quando una parte dell’ovoide – per quanto ciascuna parte distinta e completa- si separa dall’altra. Quando si riuniscono l’armonia è ri-stabilita. Talvolta l’unità degli opposti è suggerita all’interno di una singola scultura, come chiaramente rappresentato ne “la coppia”. Tema è, dappertutto, completezza, conferendo a queste sculture il loro fascino senza tempo."
Gerald Gongos


























































