In un'epoca assurda come la nostra, quando nulla può essere promosso come arte, ristora scoprire che quanto riconosci al primo sguardo corrisponde proprio alla realtà. Questo può essere detto di tutti i lavori di Ursula Corleis, sia di pittura che di scultura.
I suoi delicati acquarelli, più o meno astratti a seconda dello spirito che l'ha animata, evocano la nostra consapevolezza comune dell'intero mondo, più spesso di un paesaggio, sempre nell'intonazione di una nota ispirata.
L'osservatore si sente introdotto da uno spitiro congeniale, memore della sua propria esperienza, spesso nell'intuizione di un:"Ah, si. É proprio così".
Nelle composizioni in pietra e in quelle in bronzo, una volta di più esprime l'essenziale, il nocciolo: ciò che riconosciamo, allo stesso tempo, nostro e universale. Nella pernice scolpita nell'alabastro e in quella realizzata in bronzo, la figura è appena definita, quanto strettamente necessario a dire, per la prima volta, pernice. Qui, come in tutte le sue creazioni, un'arte sublime ci porta indietro, dall'ingombrante presente, verso l'innocenza e la scoperta.
George D’Almeida
"In Germania le mie forme dominanti erano stati quadri e cubi, in Italia circonferenze e sfere presero il loro posto. Il progresso del mio lavoro andava di pari passo con gli strati di acquarelli su carta: fortemente trasparenti all'inizio, anno dopo anno i miei colori divenivano più forti e decisamente più opachi. Gli acquarelli rimanevano il mio mezzo espressivo preferito anche dopo aver cominciato la scultura nella pietra. Tuttavia anche questo cambiava man mano che forme astratte si insinuavano fra i miei interessi.”
Ursula
"Anni dopo il mio modo di colorare con gli acquarelli si esaurì. Sentivo il bisogno di trovare mezzi diversi per esprimere sensazioni ed emozioni e i pastelli parvero essere la risposta. I colori si espendevano sulla carta attraverso i polpastrelli delle mie dite. Quando sto in contatto con i miei sentimenti, i miei polpastrelli, intuitivamente, rendono visibile il mio paesaggio interno. Consentendomi la totale assenza di limitazioni è, per me, un'eccezionale esperienza!”
Ursula
































